La cataratta è un’opacità della lente ( cristallino) presente all’interno dell’occhio. L’opacità può essere molto piccola e non causare nessun problema di visione o può coinvolgere tutta la lente è causare una cecità completa poiché impedisce alla luce di arrivare propriamente alla retina.
Le cause di cataratta sono principalmente 4:
- Ereditaria
- Diabetica
- Infiammatoria
- Senile
La cataratta più comune è di origine ereditaria ed insorge generalmente in animali giovani; alcune razze di cani sono più soggette a sviluppare una cataratta ad es. cocker spaniel, barboncino, i retrieveres ed i terrier.
L’unica possibilità terapeutica per la cataratta è la sua asportazione tramite un intervento chiururgico.Attualmente si utilizza la facoemulsificazione, una tecnica chirurgica altamente specialistica e molto delicata, la stessa che viene effettuata nell’uomo per la rimozione della cataratta,che mediante gli ultrasuoni frammenta ed aspira il cristallino opacizzato.Se possibile, una volta terminata la fase di asportazione del cristallino si inserisce un cristallino artificiale intraoculare che permetterà alla luce di focalizzarsi propriamente sulla retina in modo da offrire al paziente una visione ottimale.
Ai fini di decidere se un animale è un buon candidato per la chirurgia della cataratta è necessario prima effettuare una visita oculistica nella quale dovranno essere valutati il grado di deficit visivo,il tipo di cataratta e la sua rapidità di progressione; dopo la visita per meglio accertarsi della funzionalità della retina ai fini di un possibile intervento chirurgico verranno effettuate una elettroretinografia ed una ecografia oculare; se la funzionalità retinica sarà normale allora il paziente potrà essere considerato un buon candidato chirurgico.
La cataratta colpisce in genere entrambi gli occhi,ma non è detto che ciò accada nello stesso momento. Se così fosse il paziente può essere operato in entrambi gli occhi nella stessa seduta chirurgica. Il paziente operato non viene ospedalizzato ma va a casa poche ore dopo la chirurgia. Prima della chirurgia e per 3-4 mesi dopo l’intervento sarà necessario applicare due o tre colliri negli occhi, inizialmente 4 volte al giorno e poi a scalare a seconda delle situazioni.
Le percentuali di successo dell’intervento in genere sono del 95% ma se la cataratta è in stadio avanzato e se ci sono altri fattori di complicanza le percentuali si abbassano.
Possibili complicazioni della chirurgia sono rappresentate da:
- glaucoma
- distacco di retina
- infiammazioni
- infezioni
E’ molto importante, ai fini di monitorare la situazione nella fase di guarigione essere precisi e scrupolosi con le visite post operatorie; la maggior parte dei pazienti devono tornare per controlli post operatori più volte nei primi 3 mesi dall’intervento chirurgico e poi una o due volte all’anno.
La normale attività fisica potrà essere ripresa dopo circa due settimane dall’intervento.
Molti interventi di cataratta sono effettuati su animali anziani. L’età avanzata non è da considerarsi una malattia pertanto non rappresenta una limite per la chirurgia della cataratta;se un animale è sano e non ha problemi cardiaci o sistemici gravi o altri rischi connessi ad una anestesia generale potrà ugualmente beneficiare della chirurgia per riacquistare o migliorare le sue capacità visive.