L’atrofia progressiva della retina (PRA) è una malattia ereditaria di alcune razze di cani e loro incroci che causa graduale perdita della visione fino alla completa cecità nei soggetti affetti.
Quasi sempre le prime manifestazioni cliniche di questa malattia sono: una diminuzione della funzione visiva di sera e al buio, difficoltà a fare le scale, esitazione ad entrare in ambienti non illuminati; con il passare del tempo, anche la visione alla luce diminuisce fino ad arrivare, nella maggior parte dei casi, ad una cecità completa. Gli occhi del cane diventano “molto riflettenti” perché la pupilla, anche in condizioni di intensa illuminazione, non è più in grado di restringersi. Nelle fasi avanzate della malattia a carico del cristallino può insorgere una cataratta e gli occhi possono apparire“velati” o bianchi .
La diagnosi della malattia viene effettuata generalmente mediante l’esame oftalmoscopico della retina che permette al veterinario oculista di osservare lesioni tipiche causate dalla malattia. Ci sono casi però in cui, variazioni “ normali “del fondo oculare o fasi precoci della malattia, non consentono di fare diagnosi mediante l’oftalmosopia. L’unico metodo diagnostico è un esame elettrico non invasivo, simile all’elettrocardioramma, l’elettroretinografia (ERG), che misura gli impulsi elettrici della retina. Essi, negli animali affetti, saranno diminuiti rispetto ai valori normali.
L’elettroretinografia permette di fare una diagnosi sicura e precoce ancora prima che si rendano evidenti le tipiche lesioni retiniche della malattia.
Un altro metodo per poter diagnosticare la malattia è mediante esami genetici effettuati su sangue o campioni di saliva. Tuttavia attualmente non sono ancora in commercio esami di screening per tutte la varianti della malattia in tutte le razze di cani.
Se al vostro cane è stata diagnosticata un’atrofia progressiva della retina,non perdetevi d’animo perché ha tutto il tempo per abituarsi alla sua condizione di ipovedente.La malattia infatti evolve nell’arco di MESI od ANNI a seconda dei casi.Gli animali inoltre compensano la perdita della visione con gli altri sensi: hanno un meraviglioso senso dell’olfatto ed un fortissimo udito che li aiutano quando non vedono bene.
Il vostro cane imparerà a muoversi con estrema sicurezza negli ambienti che gli sono noti (nessuno si accorgerà che non vede se non sarete voi a dirlo!); però non lasciatelo senza guinzaglio o senza la vostra supervisione negli spazi aperti (parchi o giardini) e fate attenzione se ci sono dei laghi o delle piscine perché potrebbe cadere in acqua e, non riuscendo ad orientarsi, annegare!
Molti cani ciechi, istintivamente si retraggono quando qualcuno che non conoscono si avvicina a loro; quando uscite con il vostro cane, portare con voi qualche crocchetta a lui gradita. Quando qualcuno gli si avvicina fategli dare una delle vostre crocchette e dopo che l’ha mangiata, ditegli di accarezzarlo dolcemente. Così facendo il vostro cane imparerà che le persone possono avere una crocchetta da dargli e che non c’è pericolo nel farsi avvicinare
Se avete un cane di piccole dimensioni, non portatelo in braccio solo perché non vede bene; un cane cieco non è un cane malato.
Con il vostro aiuto imparerà a condurre una vita normale e felice.